Il TRATTAMENTO
Tonometria (glaucoma), cos’è?
La Tonometria consiste nella misurazione della pressione interna dell’occhio,si misura in millimetri di mercurio (mmHg), e consente di verificare il rischio di glaucoma.
A cosa serve?
Misura la pressione interna dell’occhio, che in condizioni normali dev’essere compresa fra 10 e 20 millimetri di mercurio (mmHg).
Cosa accade se la pressione intraoculare è elevata?
Se la pressione intraoculare è troppo elevata le strutture interne dell’occhio rischiano di danneggiarsi. A correre maggiori rischi è il nervo ottico: a lungo andare, se la pressione alta generalmente associata al glaucoma non viene ridotta, la vista diminuisce fino alla cecità. Infatti, se il nervo ottico subisce danni, gli impulsi bioelettrici che partono dalla retina (stimolata dalla luce) non riescono più ad arrivare al cervello (l’area deputata alla visione si trova nella zona occipitale della corteccia cerebrale ossia dietro alla testa).
La pressione intraoculare può essere troppo bassa?
È una condizione rara. Può avvenire come complicanza di un intervento chirurgico (ad esempio del trapianto di cornea oppure in seguito a trabeculectomia, un’operazione a cui si può ricorrere nelle forme di glaucoma che non rispondono all’impiego di farmaci)
Modalità di esecuzione
Lo studio Dolci effettua questo esame con due strumenti:
1) Tonometro a soffio (non a contatto)
È uno strumento che non richiede alcun contatto con la superficie oculare (cornea). È composto da una base, dalla quale viene estratto una sorta di puntatore che viene avvicinato all’occhio del paziente, che deve mantenere lo sguardo fisso e gli occhi ben aperti. Quindi dal puntatore viene prodotto un getto d’aria verso l’occhio: quando la cornea viene leggermente schiacciata da questo getto, un raggio di luce è riflesso dalla cornea stessa per poi essere captato da una fotocellula (presente sul puntatore stesso). Il tempo necessario ad “applanare” la cornea, in funzione della forza del getto d’aria, fornisce i valori della pressione intraoculare, che vengono poi mostrati su uno schermo digitale che si trova sul puntatore stesso. In genere per ottenere valori più precisi vengono effettuate diverse misurazioni, data la possibile variabilità tra una misurazione e l’altra. Il grande vantaggio di questa tecnica è che – non essendoci un contatto con la cornea – lo strumento può essere usato senza anestesia topica e senza il rischio di trasmettere infezioni oculari; tuttavia, è considerata meno precisa e, rappresentando un modo veloce e semplice per misurare la pressione intraoculare, è riservata a campagne di screening o alla misurazione della pressione intraoculare nei bambini ed in altri pazienti poco collaboranti.
2) Tonometro ad applanazione di Goldmann (a contatto)
È lo strumento più diffuso e più preciso: si compone di un corpo contenente all’interno dei meccanismi simili a quelli di un bilancino. La porzione superiore è costituita da una sottile staffa metallica alla cui estremità viene posizionato un cono semitrasparente. Questo cono viene portato dal medico oculista a contatto con l’occhio e, in base alla resistenza opposta dalla superficie oculare, si ottiene il valore della pressione intraoculare. Per eseguire questa misurazione è necessario che il paziente sia seduto e posizionato con la faccia alla lampada a fessura, con la fronte ben premuta contro il poggia-fronte e con lo sguardo diretto di fronte a sé. A questo punto va instillata una goccia di anestetico topico nel fornice inferiore; l’occhio deve essere colorato con un liquido giallo (fluoresceina) e il paziente deve ammiccare per diffondere la colorazione. Quindi il cono viene illuminato con luce blu e viene portato avanti fino a toccare l’apice della cornea; l’oculista, ruotando una scala graduata, rileva la pressione intraoculare. Questa tecnica viene applicata, dunque, toccando la superficie oculare; per questo motivo deve essere eseguita soltanto da medici oculisti. È importante che prima di ogni misurazione il cono luminoso venga disinfettato o, se si tratta del monouso, che venga sostituito. Il paziente deve rimanere fisso con lo sguardo e limitare il più possibile il movimento di chiusura delle palpebre per evitare errori nella misurazione.
Esistono anche altri strumenti per misurare la pressione intraoculare che sono meno diffusi, utilizzati in particolari condizioni o per finalità di studio scientifico (Tonometro di Schiotz, Tono-Pen, Pneumotonometro, Tonometro Pascal, Tonometro di Mackay-Marg).
Chi può effettuare l’esame?
L’esame è adatto a tutti. Il tonometro a soffio è più indicato nei minori o nei pazienti con scarsa collaborazione. Il tonometro di Goldmann è più adatto per i pazienti già sottoposti a chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri o per coloro che hanno subito altri interventi alla cornea o in pazienti il cui lo spessore corneale è oltre i limiti della norma.
Come prepararsi all’esame
Lo studio oculistico Dolci ha a disposizione 2 tipi di tonometri:
- Tonometro di Goldman: richiede una tecnica a contatto previa anestesia topica dell’occhio ( gocce di anestetico).
- Tonometro a soffio, non a contatto che soffia aria e che oltre alla rilevazione della pressione intraoculare, fornisce anche indici sulla biomeccanica corneale.
L’esame è doloroso o pericoloso?
La tecnica di tonometria è minimamente invasiva, per cui né pericolosa, né dolorosa. L’igiene del tonometro a soffio è garantita dall’assenza di contatto fra lo strumento e l’occhio, mentre nella tonometria di Goldmann , lo strumento è provvisto di un conetto per la misurazione che viene preventivamente pulito con una soluzione disinfettante.
I pazienti che presentano allergia o intolleranza ai colliri anestetici devono preventivamente avvisare il personale medico.
DETTAGLI
- 22 Giu 2017
- Esami diagnostici